La Dr. Arlette Steiner è internista presso SWISS Medical Services, dove offre consulenze relative alla medicina di viaggio. I suoi pazienti sono piloti e personale di cabina.
Se un bambino ha un’infezione va fatta particolarmente attenzione. Noi sconsigliamo di volare se un bambino piccolo (soprattutto nei primi sei mesi di vita) è colpito da un’infezione acuta delle vie respiratorie e se l’adozione delle misure decongestionanti a più riprese non è sufficiente per assicurare un’adeguata compensazione alla differenza di pressione nella rinofaringe.
In caso di altre infezioni con febbre, nella maggior parte dei casi per il bambino affrontare un volo di diverse ore non è sopportabile. Bisogna pure tenere in mente che, conformemente al regolamento IATA, non è possibile portare a bordo bambini con malattie infantili contagiose.
In caso di malattie infantili contagiose, non si può volare:
Prima di potere intraprendere un volo, per i bambini con malattie croniche o acute è necessario procedere a una valutazione medica ed eventualmente adottare misure terapeutiche. In caso di scarlattina, con un adeguato trattamento antibiotico già dopo 24 ore non c’è più nessun pericolo di contagio.
In caso di leggere infezioni della gola, del naso o delle orecchie, nella maggior parte dei casi è sufficiente prendere delle gocce nasali prima del decollo e prima dell’atterraggio. Per compensare la differenza di pressione può aiutare pure mangiare, bere o il ciuccio.
I contenuti di quest’articolo provengono dalla rivista SWISS Magazine.
Non utilizzate queste informazioni come base assoluta per le decisioni sulla salute. In caso di problemi alla salute consultate il vostro medico o farmacista. Navigare su internet non sostituisce la consultazione medica.
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