Intervista ad Alessandro Brönnimann
Alessandro Brönnimann, 26enne di Lugano e neolaureato in urbanistica a Losanna, partirà questo dicembre per un’avventura in bicicletta che lo vedrà attraversare da nord a sud ben 17 nazioni del continente africano. Ispirato dai racconti di viaggio di famiglia, ha iniziato a viaggiare a 18 anni, e da allora ha sfruttato ogni pausa scolastica per continuare ad alimentare la sua passione. Prima della sua partenza, abbiamo colto l’occasione per porgli qualche domanda sul suo viaggio, che supporteremo in qualità di partner per la sua sicurezza con la copertura assicurativa bici TCS e il Libretto ETI.
Che cosa ti ha spinto a intraprendere questa avventura in bicicletta e quali sono state le tue fonti d’ispirazione?
Principalmente lo spirito di avventura e la curiosità di scoprire qualcosa di nuovo. Ho una gran voglia di partire in bicicletta in solitaria e gustarmi il viaggio senza fretta, prestando attenzione a tutti i cambiamenti che avverranno intorno e in me mentre pedalo: dalla morfologia del territorio alle diverse culture delle persone che incontrerò. L’ispirazione per questo viaggio è arrivata dalle esperienze di altri viaggiatori, la passione per i viaggi in generale me l’ha invece trasmessa mio padre con i suoi racconti.
È il tuo primo viaggio in bicicletta o hai esperienze pregresse?
Tutto è iniziato con un viaggio zaino in spalla, alcuni anni fa, per raggiungere l’India via terra. A causa della pandemia, non sono riuscito a completare l’avventura e mi sono fermato al confine, in Pakistan. Non volendo rinunciare, ho ripianificato l’itinerario, prendendo un volo per la Turchia e poi per la Bulgaria, dove ho acquistato una bicicletta usata consigliata da un amico cicloturista. Quella fu la scintilla per i viaggi in bici: dalla Bulgaria ho caricato la bici in bus raggiungendo la Grecia, e da lì sono tornato a casa pedalando. Ho attraversato l’Europa dell’Est fino ad arrivare in Italia, dove ho poi proseguito il viaggio visitando diverse regioni del nord.
Come hai pianificato l’itinerario e quale attrezzatura porterai con te?
Ho consultato principalmente gruppi Facebook e blog, confrontandomi con altri cicloturisti che avevano già intrapreso esperienze simili. Mi interessava più l’aspetto organizzativo che l’itinerario; per esempio, sapere quanta acqua e cibo tenere di riserva, oltre ad altre informazioni di natura sanitaria e logistica. Partirò con un itinerario di massima, ma conto di affidarmi anche ai consigli delle persone locali che incontrerò lungo il percorso. Per quel che concerne l’attrezzatura, ho optato per l’acquisto di una bici usata estremamente robusta (circa 18kg), con gli attacchi per i bagagli ma molto basica nella componentistica, in modo da poterla riparare facilmente in caso di guasti. Mi sono inoltre munito di un dispositivo GPS, per tracciare la mia posizione e lanciare un segnale d’allarme qualora mi trovassi in difficoltà o pericolo, di una piccola farmacia, di beni di prima necessità e di ricambi per la bici, oltre alla tenda, che sarà la mia casa.
Quali sono le tue emozioni pre-partenza?
Provo un mix di emozioni: curiosità, eccitazione, adrenalina e un po’ di sano timore. D’altronde, è un’avventura che mi spingerà al di fuori della zona di comfort!
Ti sei prefissato un budget massimo per il tuo viaggio?
Mi sono imposto un tetto massimo di 15 franchi al giorno per vivere, prevedendo circa 10 mesi di viaggio, ma dovrei riuscire a spenderne circa la metà. Ho preferito fare una stima al rialzo, nel caso in cui dovessi sentirmi particolarmente stanco e volessi concedermi qualche notte sotto un tetto.
Dove potranno seguirti i nostri Soci, terrai un diario online?
Per seguire e supportare il mio viaggio, potete cercare Alessandro Brönnimann su Facebook oppure digitare «Sbranzaus» su Instagram. Su entrambi i profili vi terrò al corrente su questa avventura, compatibilmente alla disponibilità di connessione a internet.