Il 2020 si può dire sia stato un anno di grandi cambiamenti. Se da un lato c’è la volontà di dimenticare e lasciarsi alle spalle un periodo drammatico - quello del Covid-19 - dall’altro lato, per non vanificare gli sforzi fatti fino a oggi, è richiesta anche una buona dose di adattamento. Chissà ancora per quanto, il distanziamento sociale, l’utilizzo frequente di gel disinfettanti e mascherine, faranno parte delle nostre nuove abitudini. Con l’avvento delle misure di protezione, sono spesso sorti dibattiti: «è giusto autorizzare gli assembramenti» oppure «bisognerebbe rendere obbligatorio l’utilizzo delle mascherine?». Noi del TCS non siamo esperti virologi, ma ci teniamo a portare alla vostra attenzione un pericolo di natura stradale, che ci è stato più volte segnalato anche da voi soci.
Negli ultimi mesi, medici, politici, radio, tv e quotidiani, hanno spesso trattato temi legati alla prevenzione dal virus Covid-19. Tra gli oggetti di discussione, ancora oggi, vi è quello delle mascherine. C’è chi le vorrebbe obbligatorie come nella vicina Penisola e chi invece ritiene, che servano solo se se utilizzate in determinati contesti o se classificate come DPI FFP2 e FFP3.
Un ulteriore problema, di differente natura, è l’utilizzo della mascherina in auto. Ci riferiamo alla «moda» dilagante della passata estate, quella della mascherina appesa allo specchietto retrovisore. Un’abitudine che fino a qualche tempo fa, spettava ai famosi Arbre Magique e, tornando indietro di qualche anno, a peluche, dadi e ad altri accessori.
Quello che ne consegue è una carenza di visibilità alla guida, come riportato nelle due foto in pagina, è facile rischiare di non vedere un’automobile che sopraggiunge o, ancor peggio, dei pedoni. Oggigiorno le distrazioni si sono moltiplicate rispetto a un tempo, basti pensare all’utilizzo improprio dei telefoni cellulari in auto o, addirittura, di persone che camminano completamente assorte dallo schermo del proprio smartphone senza prestare attenzione all’area circostante.
Il suggerimento, per la sicurezza di tutti, è quello di riporre la mascherina in un vano o in un punto che non ne comprometta lo stato di protezione, ma che allo stesso tempo non metta al bando un aspetto per il quale ci battiamo da anni, quello della sicurezza.