Intervista a Fabio Regazzi, Consigliere agli Stati e Presidente usam
In vista della votazione del 24 novembre 2024, la mobilità in Svizzera è al centro dell’attenzione per il Decreto federale sulla Fase di potenziamento delle strade nazionali (PROSTRA). Il progetto, che ha già ottenuto il sostegno del Parlamento federale, prevede un investimento di 5.3 miliardi destinati a sei progetti di potenziamento della rete autostradale. Gli interventi proposti mirano a potenziare la rete autostradale, evitando il sovraccarico delle strade secondarie e riducendo così il traffico parassitario.
Il Consiglio federale raccomanda di votare «SÌ», considerandolo essenziale per mantenere la fluidità del traffico e sostenere l’economia svizzera. Nell’intervista che segue, il Consigliere agli Stati e Presidente usam, Fabio Regazzi, spiega perché un voto favorevole è fondamentale per garantire un’infrastruttura stradale all’altezza delle sfide future.
Come valuta l’attuale stato della rete autostradale svizzera e quali sono i principali motivi per cui si ritiene necessario un potenziamento come quello previsto dal Programma di PROSTRA?
La rete autostradale svizzera, pur essendo di alta qualità, ha raggiunto il limite delle sue capacità. La popolazione cresce, così come i flussi di traffico, sia merci che persone. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento significativo delle ore trascorse in colonna: nel 2023 sono state registrate quasi 48’000 ore di coda, con costi per la collettività stimati a quasi 1,2 miliardi di franchi. A titolo di paragone, nel 2010 le ore di coda erano 11’500 e i costi pari a 670 milioni di franchi. Questo ha un impatto negativo sulla vita quotidiana dei cittadini e sulla competitività delle nostre imprese. Urge quindi un ammodernamento delle infrastrutture. Il potenziamento previsto dal PROSTRA non è un’opzione, ma una necessità per garantire che il nostro sistema di trasporti rimanga efficiente, sicuro e affidabile – e questo non solo per le autostrade, ma per tutto il nostro sistema di mobilità: strada e ferrovia non sono, infatti, in contrapposizione, ma, come le tessere di un puzzle, creano un sistema di mobilità efficiente. Si tratta quindi di un investimento strategico che ci permetterà di mantenere la Svizzera competitiva e di evitare problemi ben più costosi in futuro.
Gli oppositori del progetto sostengono che il potenziamento della rete stradale nazionale aumenterebbe il traffico, con conseguenze negative per l’ambiente. Come risponde a queste preoccupazioni?
Va chiarito che l’obiettivo del PROSTRA non è incentivare il traffico, bensì gestirlo in modo più efficace. L’attuale saturazione delle strade provoca deviazioni su quelle secondarie, con effetti ancora più negativi su residenti e ambiente. Migliorare le infrastrutture autostradali riduce il traffico parassitario, rende gli spostamenti più fluidi e aumenta la sicurezza. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che una rete ben funzionante permette un uso migliore delle tecnologie innovative per la gestione del traffico, che contribuiranno a una mobilità più intelligente e regolata. Va poi detto che i progetti di potenziamento comporteranno un limitato sacrificio di terreni agricoli: se, da un lato, per i progetti in questione occorrono infatti meno di otto ettari di superficie (ricordo che una singola azienda agricola utilizza in media una superficie pari a 21,5 ettari), siccome la maggior parte di essi prevede la costruzione di tunnel, dall’altro la legge prevede anche un meccanismo obbligatorio di compensazione dei terreni.
Come verrà finanziato il progetto e in che modo gli investimenti previsti contribuiranno a ridurre i disagi per gli utenti e a migliorare la qualità della mobilità?
Il PROSTRA verrà finanziato attraverso il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), che prevede l’utilizzo di risorse già destinate al miglioramento delle infrastrutture stradali. I progetti previsti sono finanziati dai prelievi già pagati dagli utenti della strada (come la sovratassa sui carburanti, la vignetta autostradale o i dazi per l’importazione di autovetture). Il completamento di questi progetti non comporterà quindi alcun onere aggiuntivo per i contribuenti. I benefici per gli utenti saranno tangibili: meno code, tempi di percorrenza ridotti e una maggiore affidabilità della rete. Anche le imprese ne trarranno vantaggio, con un trasporto merci più efficiente e puntuale ed un conseguente risparmio di costi.
Nonostante nessuno dei sei progetti della Fase di potenziamento PROSTRA interessi direttamente il Ticino, perché ritiene sia comunque importante per il Ticino votare SÌ?
Anche se nessun progetto di questa fase riguarda direttamente il Ticino, la nostra regione è parte integrante della rete di trasporti nazionale. Una Svizzera con una mobilità efficiente è cruciale anche per il Ticino, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti nord-sud e l’accessibilità dei principali mercati europei. Una bocciatura metterebbe inoltre a rischio altri progetti che interessano direttamente il nostro Cantone, come ad esempio il collegamento A2-A13 Bellinzona-Locarno. Votare SÌ significa sostenere un principio di solidarietà tra regioni: oggi tocca ad altre aree, domani saremo noi a beneficiarne.
Il potenziamento della rete autostradale avrà sicuramente un impatto sulla mobilità individuale, ma quali vantaggi indiretti potrebbe apportare al tessuto economico svizzero, soprattutto nel lungo termine?
Nel lungo termine, un’infrastruttura moderna e ben mantenuta è fondamentale per la crescita economica. Le nostre imprese, soprattutto quelle del settore logistico e industriale, dipendono da una rete di trasporti efficiente per rimanere competitive. Una rete stradale che funziona permette una distribuzione rapida delle merci, un accesso più agevole ai mercati e una riduzione dei costi di trasporto. Questi elementi non solo rafforzano l’economia, ma contribuiscono anche a mantenere attrattivo il nostro Paese per investimenti esteri e innovazioni.
Un SÌ alla nostra rete stradale il prossimo 24 novembre è un SÌ per una mobilità al passo coi tempi a favore dei cittadini e dell’economia.
Lettera del presidente TCS Sezione Ticino, Fabio Stampanoni
Care Socie, Cari Soci,
Il 24 novembre prossimo, saremo chiamati alle urne per esprimere il nostro voto sul Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali (PROSTRA), progetto che il TCS appoggia senza riserve, poiché il disegno di legge prevede interventi mirati a migliorare la rete autostradale e ha l’obiettivo di ridurre gli ingorghi causati dal traffico parassitario, rendendo più sicura e scorrevole la rete di trasporti da nord a sud.
Gli investimenti previsti, come ben descritto dal Consigliere agli Stati e Presidente usam Fabio Regazzi nella pagina precedente, sono fondamentali per mantenere efficienti i collegamenti tra i Cantoni, sia per gli spostamenti personali che per quelli di natura logistica e del trasporto merci, che da sempre contraddistinguono la Svizzera come un Paese all’avanguardia ed attrattivo per la propria efficienza. Proprio perché con il Progetto in votazione si è mirato alla massima efficienza, va precisato che i prospettati ampliamenti riguardano solo le aree in cui si registrano ingorghi ripetuti, senza interessare l’intera rete nazionale: si tratta concretamente di 53 km di ampliamento, pari al 2,3% della rete delle strade nazionali. In questo senso si mira ad un’infrastruttura ottimizzata che possa rispondere al meglio all’esigenze poste da una costante crescita economica.
Sovente ricevo sollecitazioni ad una maggiore attenzione alle esigenze degli automobilisti. Per chi vive alle nostre latitudini, il traffico è una sfida quotidiana, ben nota a tutti noi. Questo tema, da anni, è oggetto di monitoraggio e studio da parte della classe politica, degli enti istituzionali e del TCS stesso. Ecco: quella del voto previsto per il 24 novembre prossimo, Care Socie e Cari Soci, è uno di quelle occasioni in cui abbiamo l’opportunità di agire concretamente a favore di una mobilità più fluida ed efficiente. La nostra infrastruttura autostradale è attualmente sovraccarica e necessita di interventi urgenti per adattarsi al numero crescente di veicoli che lo attraversano quotidianamente: le nostre autorità politiche chiedono al popolo di confermare che tale evenienza è parte delle esigenze che richiedono la giusta attenzione, cura ed impegno.
Si noti bene, che l’ampliamento della rete autostradale non può escludere lo sviluppo dei trasporti pubblici e di quelli ferroviari in più ampia accezione. Il TCS ha infatti sostenuto gli investimenti recentemente decisi dal Parlamento federale per un totale di 28 miliardi, una somma pari a cinque volte quella destinata al progetto Ferrovia 2000. La sinergia tra i diversi sistemi di trasporto è uno dei valori fondamentali del TCS, che promuove attivamente una mobilità multimodale.
Il sostegno al Sì a questo progetto arriva, non a caso, da molte organizzazioni e associazioni influenti, tra cui usam, UPSA, ASTAG, ACS, Auto Schweiz, economiesuisse e molte altre. Il nostro Club conta oltre 1,6 milioni di Soci sul territorio nazionale. RicordateVi che il Vostro voto conta e che, insieme, potremo fare la differenza.
Questo corale appoggio deve essere ulteriore testimonianza dell’importanza nazionale che questa votazione avrà e della rilevanza che il suo esito avrà anche su progetti futuri, che, per quanto ci riguarda più da vicino sono di notevole importanza: non precludiamoci uno sviluppo appropriato, sicuro ed efficiente delle nostre strade!
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e Vi invito a riflettere sull’importanza di questa votazione. Sostenere il SÌ il 24 novembre significa garantire un futuro migliore per la nostra mobilità e fare in modo che le nostre infrastrutture rimangano all’altezza delle sfide che ci attendono oggi e domani.
Cordiali saluti
Fabio Stampanoni
Presidente TCS Sezione Ticino