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Avventure a quattro zampe: trekking in montagna con il gatto Logan

Lo avevamo già incontrato qualche anno fa, quando, insieme all’amico Patrick, aveva percorso 800 chilometri a piedi da Como a Napoli per una causa benefica. Oggi, Mirko Cotti Piccinelli, 28enne di Cadempino, torna a sorprenderci con un’avventura diversa ma altrettanto affascinante: le sue escursioni in montagna con un compagno di viaggio davvero speciale, il suo gatto Logan.

14 dicembre 2024
Alessandro BroennimannMirko con Logan, il suo amato Maine Coon, sul Passo del San Bernardino.

Come è nata l’idea di fare escursioni in montagna insieme al tuo gatto Logan?
Fin da piccolo ho sempre avuto gatti e ho sempre apprezzato passare del tempo con loro. Mi affascinava il fatto che, quando uscivo di casa per andare a passeggiare, i gatti mi seguissero. Ora vivo in un appartamento, e purtroppo non ho modo di far uscire Logan all’aperto. Un giorno, unendo la mia passione per il trekking con il desiderio di condividere un’esperienza insieme, ho pensato: «perché non provare a portare Logan con me e vedere come reagisce?».

Fino ad ora, quali gite avete fatto insieme?
Con Logan abbiamo già visitato diversi luoghi: il Monte Bar, il Monte di Caslano, San Zeno, la Cima di Medeglia e il Monte Ferraro, in quest’ultima meta abbiamo tra l’altro anche trascorso la notte in tenda. Ho scelto percorsi non troppo lunghi perché Logan pesa 8 kg e, quando decide di smettere di camminare, portarlo diventa davvero impegnativo.

Come hai fatto ad abituarlo a questa attività?
Ho iniziato portandolo fuori da piccolo per verificare innanzitutto se gli piacesse stare all’aperto, e poi l’ho abituato gradualmente a camminare con la sua pettorina. In casa Logan è molto docile e introverso, ma all’aperto diventa più vivace e all’apparenza felice. A differenza di un cane, un gatto ha i suoi ritmi: se decide di non camminare più, non c’è modo di convincerlo. Logan, a volte, attraverso il suo miagolio mi fa capire che vuole essere portato in spalla, sfruttando così un passaggio più comodo.

Come reagiscono le persone che incontri in montagna?
Le persone mi fermano spesso, molto curiose, poiché un Maine Coon non è un gatto che si può incontrare spesso al di fuori delle mura di casa. A volte, scherzando, dico che si tratta di una lince e che sono l’unico allevatore di questa razza in Svizzera.

Pensi che sia un’attività adatta a tutti i gatti?
Non è un’esperienza per tutti i gatti; dipende molto dal carattere e bisogna dunque essere anche un po’ fortunati. Alcuni, quando provi a mettergli la pettorina si dimenano subito. È un qualcosa che si può valutare solo provando e osservando le reazioni del proprio gatto.

Hai dei consigli pratici per chi è nuovo a questo tipo di esperienza?
Quando si esce, consiglio sempre di mettere la pettorina al gatto tenendolo legato a sé, e come scelta opzionale che personalmente non uso, valutare anche un dispositivo GPS per monitorare i suoi movimenti. In passato ho sottovalutato questo aspetto, finché una volta Logan è scappato su un albero spaventato da un cane, fortunatamente vicino a casa. Per quanto possa esserci un legame affettivo, quando i gatti si sentono in pericolo tendono a fuggire, e in montagna è meglio evitare il rischio di perderli. Come ulteriore consiglio, suggerisco di chiedere sempre il permesso al padrone prima di accarezzare un gatto accompagnato, per favorire un approccio positivo ed evitare di spaventarlo.

Che cosa non deve mai mancare durante una vostra uscita?
Porto sempre acqua, cibo, un pettine e delle forbici. Dato che Logan ha il pelo lungo, talvolta capita che gli rimanga della sporcizia addosso, nonostante i gatti siano animali estremamente puliti. Ovviamente uso anche prodotti antizecche per proteggerlo.

Qual è stata la tua uscita preferita insieme e perché?
Ricordo con estremo piacere la nostra prima uscita, è stata speciale. Ho avuto la sensazione che Logan avesse capito che questa sarebbe stata un’attività che avremmo continuato a fare insieme nel tempo. È difficile spiegarlo a parole, ma al ritorno, sentivo che si era creata una connessione più forte tra noi.



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