Una crescente maggioranza della popolazione svizzera crede nel futuro della mobilità elettrica. La volontà d’acquisto aumenta. Le preoccupazioni che riguardano il clima sono la motivazione più importante per l’acquisto di un veicolo elettrico. Principale ostacolo all’acquisto è la disponibilità ridotta di stazioni di ricarica. È quanto risulta dal terzo barometro dell’elettromobilità, ossia lo studio annuale rappresentativo su questo tema, realizzato dal TCS in collaborazione con gfs.bern.
Nel mese di agosto, una vettura nuova su quattro venduta in Svizzera era elettrica o ibrida ricaricabile. Questa tendenza è confermata anche dal nuovo barometro dell’elettromobilità del TCS. Secondo quest’ultimo, popolazione svizzera desidera in futuro privilegiare i mezzi di trasporto sostenibili. Le automobili prettamente elettriche (41 %), le biciclette (39 %), i trasporti pubblici (35 %), le bici elettriche (32 %) o le vetture ibride (27 %) sono particolarmente graditi dagli Svizzeri, che sostengono di voler utilizzare meno le auto con motore a combustione e gli aerei.
Delle 1001 persone interrogate, sono sempre di più quelle che affermano di voler acquistare in futuro un’automobile elettrica. Questa proporzione aumenta particolarmente tra le persone che pianificano l’acquisto nei prossimi tre anni. Tuttavia, lo studio dimostra anche che sussiste un divario generazionale per quel che concerne la volontà di acquistare una vettura elettrica. Si registra una chiara maggioranza del 66 % nei gruppi più giovani. Nella fascia d’età dai 40 ai 64 anni, coloro che prevedono di acquistare una vettura elettrica sono il 59 %. La proporzione scende al 44 % tra le persone che hanno più di 65 anni.
Anche l’intenzione politica di aumentare la diffusione della mobilità elettrica deve confrontarsi con il divario generazionale. I più giovani desiderano una politica attiva che faccia capo a incentivi finanziari o addirittura a divieti. Le generazioni più anziane, invece, sono poco o per nulla inclini a questo tipo di misure.
Per contro, sono tutti d’accordo nel sostenere che, in futuro, le infrastrutture di ricarica devono essere integrate d’obbligo in tutti i grandi progetti di costruzione. La crescente accettazione della mobilità elettrica ha anche posto in primo piano la questione dell’approvvigionamento dell’ elettricità. Anche in questo caso, si constata un divario tra le generazioni. Nel sondaggio, l’opinione secondo cui tutto ciò non potrà funzionare senza nuove centrali nucleari è nettamente più diffusa tra le persone di una certa età rispetto ai più giovani.
Il fatto che lo statuto dei veicoli elettrici sia passato da “giocattoli riservati ad alcuni patiti di tecnologia” a “potenziale mezzo di trasporto di massa” comporta a sua volta una ponderazione delle argomentazioni a favore o contro l’acquisto: la sostenibilità e le considerazioni ideologiche restano il principale filo conduttore, ma al centro figurano i fattori logistici quali la rete delle stazioni di ricarica o l’autonomia. Più aumenta la fiducia della popolazione nella mobilità elettrica e meno vengono soppesati aspetti quali i costi d’utilizzo e il prezzo.
Maggiori informazioni sull'indagine su www.tcs.ch. I risultati dell'indagine possono essere richiesti all'ufficio stampa TCS.