Il test si è occupato per la prima volta degli pneumatici invernali della dimensione «205/60 R16 92H», adatti a SUV di classe medio-bassa. È stata sottoposta alla valutazione anche la dimensione di pneumatici invernali «225/45 R17 91H», una delle più vendute per i veicoli compatti di classe medio-bassa. Il punteggio complessivo totalizzato dai 32 pneumatici testati è determinato per il 70 per cento dalla sicurezza di guida e per il 30 per cento dall’impatto ambientale. Per quanto riguarda le auto elettriche, il TCS si affida a criteri di valutazione speciali.
La consulenza mobilità del Touring Club Svizzero ha testato 32 pneumatici invernali. I prodotti sono stati valutati secondo 19 criteri diversi. Per quanto riguarda il criterio della sicurezza di guida, oltre che alle prestazioni sull’asciutto e sul bagnato, è stato esaminato il comportamento in condizioni invernali, ossia su fondo innevato e ghiacciato. Per il criterio dell’impatto ambientale sono invece state analizzate le prestazioni di guida, l’attrito, l’efficienza in termini di consumo di carburante e peso degli pneumatici, la rumorosità e la sostenibilità dei 32 pneumatici. I test sono stati effettuati con una VW Golf 8 e con la VW T-Roc.
La consulenza mobilità del Touring Club Svizzero ha testato per la prima volta pneumatici invernali di dimensione «205/60 R16 92H», adatti a SUV di classe medio-bassa come VW T-Roc, Audi Q2, Hyundai Kona, Renault Captur, Skoda Kamiq o Ford EcoSport. In generale, il verdetto relativo a questa dimensione risulta positivo, sette pneumatici ottengono la valutazione «molto consigliato» e sette «consigliato» (vedi tabella).
Due pneumatici invece, non hanno ottenuto un giudizio positivo a causa di problemi relativi alla sicurezza di guida. La valutazione finale «non consigliato» è stata assegnata a LASSA SNOWAYS 4 e AUSTONE ATHENA SP-901. Quest’ultimo prodotto ha fatto registrare gli spazi di frenata più lunghi su fondo bagnato e il comportamento sull’aquaplaning peggiore del test.
È stata inoltre testata la misura «225/45 R17 91H», una delle dimensioni di pneumatici invernali più vendute per veicoli compatti di classe medio-bassa come la VW Golf, Audi A3, Peugeot 308, Renault Mégane, Hyundai Ioniq Hybrid o Fiat 500L. Anche il verdetto finale di questa dimensione risulta perlopiù positivo. Dei 16 modelli di pneumatici, quattro hanno ottenuto la valutazione «molto consigliato», undici la valutazione «consigliato» e solo uno è risultato «non consigliato».
Per questa dimensione, i primi posti sono occupati dai marchi Continental WinterContact TS870, MICHELIN ALPIN 6, GOODYEAR UltraGrip Performance + e DUNLOP WINTER SPORT 5. Nel caso degli undici pneumatici che hanno ottenuto il voto «consigliato», le e gli acquirenti devono basare la scelta sulle proprie esigenze individuali. Ultimi in classifica si sono posizionati i Kormoran SNOW che, a causa del livello di aderenza ridotto, si sono distinti negativamente per la peggior performance sia sull’asciutto che sul bagnato. I Kormoran hanno fatto registrare lo spazio di frenata più lungo sull’asfalto bagnato e hanno ottenuto i risultati peggiori anche in fatto di aquaplaning.
Le auto elettriche si differenziano dai tradizionali veicoli con motore Diesel o a benzina per la tecnologia e l’utilizzo. Gli pneumatici delle auto elettriche devono sempre essere ottimizzati in termini di attrito volvente. Un altro aspetto importante è rappresentato dalla resistenza all’usura in quanto, rispetto ai veicoli convenzionali, è presente fin da subito una coppia elevata e uniforme. Nelle silenziose auto elettriche viene inoltre considerato positivo il fattore delle emissioni acustiche. Essendo più pesanti delle auto con motore a combustione, i veicoli elettrici richiedono inoltre pneumatici con una portata maggiore.
A prescindere dal veicolo, vale comunque la regola che, nella scelta dei pneumatici, è decisivo il comportamento di guida.
Con la nuova valutazione su due livelli, il risultato complessivo viene calcolato in base alla sicurezza di guida (70 per cento) e all’impatto ambientale (30 per cento). La sicurezza di guida include i consolidati criteri del comportamento di guida su fondo asciutto, bagnato e in condizioni invernali.
Sul versante dell’impatto ambientale, oltre al chilometraggio previsto, al consumo di carburante e alla rumorosità, ora vengono esaminati anche l’attrito, il peso degli pneumatici e la sostenibilità (siti produttivi o relativi certificati). Si analizza inoltre se gli pneumatici sono nuovi o rigenerati o se presentano residui di produzione che, durante i primi chilometri, potrebbero essere rilasciati in modo incontrollato e inutilmente nell’ambiente. Inoltre, l’analisi delle sostanze nocive rileva l’eventuale presenza di sostanze tossiche all’interno della gomma.
Gli pneumatici consumati sono veramente pericolosi? «Certo che sì», conferma Reto Blätter, esperto di pneumatici del TCS. «Quando devono essere trasmesse forze trasversali, come nel caso dell’aquaplaning trasversale o sul bagnato, gli pneumatici consumati possono esprimere solo una minima parte delle proprie prestazioni originali». Cinque su sei pneumatici testati sono risultati più rumorosi quando consumati.
Dal 1973 il TCS testa ogni anno pneumatici estivi, invernali e quattro stagioni insieme a partner europei. In occasione del 50° anniversario è stato lanciato il portale tcs.ch/comparatore-pneumatici, unico in Europa, in cui è possibile confrontare la sicurezza di guida, il consumo di carburante/l’efficienza, il comfort/la rumorosità e la sostenibilità/l’usura di 17’000 pneumatici estivi, invernali o quattro stagioni di circa 40°case produttrici. La funzione di filtro permette di effettuare ricerche per dimensione degli pneumatici, indice di carico/velocità e produttore.
- Il TCS consiglia l’acquisto di pneumatici che nel test hanno ottenuto almeno la valutazione «consigliato».
- Gli pneumatici invernali non sono pensati solo per le strade innevate. La miscela della gomma e la forma del battistrada differiscono da quelle degli pneumatici estivi, offrendo un’aderenza maggiore su fondi freddi e bagnati.
- Gli pneumatici invernali devono presentare un battistrada residuo di almeno 4 millimetri, verificabile con il «test dei due franchi»: se il basamento dell’Helvetia sparisce nel battistrada, lo spessore è ancora sufficiente.
- I moderni sistemi di assistenza alla guida non sono in grado di sostituire un battistrada in buone condizioni.
- Che la trazione sia anteriore, posteriore o integrale, a fare la differenza sono gli pneumatici.
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