Dai campeggiatori per i campeggiatori!
Autore: Michael Sterk, socio TCS Camping e appassionato di campeggio. Amante dei viaggi in roulotte e camper e responsabile operativo nel commercio di campeggi.
Giri in bicicletta in primavera, escursioni in autunno, sciate in inverno: tra i campeggiatori cresce l’entusiasmo per le vacanze nelle stagioni diverse dall’estate, anche nei periodi più freddi. Grazie ai moderni sistemi di riscaldamento, nel proprio veicolo è possibile godersi temperature piacevoli e il comfort a cui si è abituati a casa.
Per camper e roulotte esistono diversi sistemi di riscaldamento, uno per ogni esigenza.
Si tratta di un sistema che riscalda direttamente l’aria all’interno del veicolo mediante un bruciatore o un elemento riscaldante. Queste soluzioni sono molto diffuse in campeggio e possono funzionare con diverse fonti energetiche: gas, diesel e/o corrente elettrica.
Vantaggi:
+ riscalda rapidamente
+ relativamente conveniente
+ facile installazione
Svantaggi:
- forte movimento d’aria / molta polvere nell’aria
- le superfici dei mobili e le pareti si riscaldano solo dopo molto tempo
Nel riscaldamento ad acqua il calore necessario viene trasportato mediante un impianto di circolazione d’acqua. Prima viene riscaldata l’acqua, poi il calore viene trasmesso nell’aria dell’ambiente tramite un termosifone (scambiatore di calore). Il principio è paragonabile al funzionamento del riscaldamento centralizzato di un’abitazione, alimentato a gas e/o a corrente elettrica.
Vantaggi:
+ la distribuzione del calore è molto uniforme
+ è possibile realizzare un riscaldamento a pavimento
+ adatto alle persone allergiche grazie al minore movimento dell’aria
Svantaggi:
- installazione costosa
- peso elevato
Per i riscaldamenti ad aria e ad acqua esiste un riscaldamento supplementare elettrico opzionale, adatto soprattutto nei cambi di stagione e quando è possibile allacciarsi alla corrente a 230 V. Con un forfait per la corrente elettrica in campeggio, è particolarmente conveniente.
Vantaggi:
+ riscalda velocemente
+ pratico per l’uso occasionale nei cambi di stagione
+ ottimo come riscaldamento supplementare anche per risparmiare gas
Svantaggi:
- funziona solo con corrente a 230 V
I modelli più noti sono i termoventilatori in cui le resistenze elettriche riscaldano l’aria, che viene poi distribuita nell’ambiente mediante un aeratore. Ma anche i riscaldamenti a infrarossi sono indicati. Questi sistemi emettono onde nella banda dell’infrarosso e riscaldano le superfici che incontrano, generando così un piacevole calore. Tuttavia, il riscaldamento elettrico consuma molta corrente e funziona solo a 230 V, dunque può essere utilizzato solo in campeggio con un allacciamento all’alimentazione elettrica. I riscaldamenti a corrente sono disponibili anche in versioni da 12 V, ad esempio le pellicole riscaldanti elettriche integrabili direttamente nei sedili, nei letti o sotto la pavimentazione. In questi punti forniscono un calore mirato e creano un clima piacevole, ma non sono adatti al riscaldamento di un intero veicolo.
I vantaggi e gli svantaggi sono gli stessi del riscaldamento supplementare elettrico.
Il principio fondamentale dei più diffusi sistemi di riscaldamento ad aria con alimentazione a gas è sempre lo stesso. Il riscaldamento viene alimentato da bombole di gas. Una scintilla elettrica accende la miscela di gas e aria nella camera di combustione. L’aria necessaria per la combustione viene introdotta dall’esterno. Tutti gli impianti di riscaldamento funzionano a circolazione: l’aria dell’ambiente viene aspirata, riscaldata da uno scambiatore di calore e riconvogliata nell’ambiente. Nella maggior parte dei casi la circolazione è favorita da un ventilatore. Al raggiungimento della temperatura ambiente desiderata, un sensore termico regola l’afflusso di gas nel bruciatore, limitandone il funzionamento o spegnendolo del tutto. Quando la temperatura scende sotto il limite impostato il riscaldamento si riaccende. I gas di combustione vengono convogliati all’esterno tramite un tubo di scarico e un camino.
In alternativa esiste il riscaldamento ad aria con alimentazione diesel, che può essere utilizzato solo sui camper, ma non sulle roulotte. Il principio di base è paragonabile a quello del riscaldamento a gas. Il vantaggio risiede nel fatto che il combustibile diesel è reperibile più facilmente delle bombole di gas e i serbatoi dei veicoli hanno generalmente un volume di 75 litri e più, che permette di riscaldare il veicolo per molti giorni. Lo svantaggio è dato dal maggiore consumo energetico e da una rumorosità un po’ più elevata, a seconda del modello. Rispetto al passato, i moderni riscaldamenti diesel sono praticamente inodori grazie all’impiego di catalizzatori nel circuito dei gas di scarico.
Il principio di base di un riscaldamento ad acqua con alimentazione a gas è pressoché identico a quello del riscaldamento centralizzato di un edificio. Un bruciatore a gas riscalda il fluido di riscaldamento. Mediante una piccola pompa, il fluido riscaldato viene immesso in un sistema di tubi e convettori per poi tornare al riscaldatore una volta raffreddato. I convettori caldi riscaldano l’aria dell’ambiente, che risale lentamente riscaldando il locale.
I sistemi di riscaldamento ad acqua sono preferiti dai campeggiatori che vanno abitualmente in vacanza in inverno con il loro veicolo. Rispetto ai riscaldamenti ad aria questi sistemi presentano alcuni vantaggi, il principale dei quali è un calore uniforme e piacevole.
L’autonomia del riscaldamento è un importante aspetto da prendere sempre in considerazione: per quanto tempo è possibile riscaldare il veicolo nei cambi di stagione o in inverno? Oggi nella maggior parte dei camper e delle roulotte è presente un riscaldamento a gas integrato con una nicchia per due bombole da 11 kg.
In Internet sono disponibili strumenti di calcolo che permettono di calcolare molto accuratamente il consumo giornaliero di gas. Ma pur ottenendo cifre precise con questo metodo, la risposta è sempre: dipende. I più comuni riscaldamenti a gas in commercio consumano circa 150-500 g/h. Tali sistemi non sono costantemente in funzione, e l’esperienza di molti campeggiatori insegna che in inverno, con temperature al di sotto del punto di congelamento, due bombole di gas da 11 kg forniscono un’autonomia di circa una settimana.
In primavera e in autunno, quando le temperature sono nettamente al di sopra del punto di congelamento, la scorta di gas può durare anche 3-4 settimane. Ma, come abbiamo detto in precedenza, dipende: da quanto fa freddo, da quanto è isolato il veicolo. Qual è la temperatura confortevole per me? Quante persone soggiornano nel veicolo? Quali altre apparecchiature a gas vengono utilizzate?
Nel caso di riscaldamento diesel nei van, nei furgonati o nei camper, un pieno di carburante può facilmente riscaldare per alcune settimane. Non va tuttavia dimenticata la corrente elettrica necessaria per la pompa diesel e il ventilatore; dunque se il soggiorno dura più di 2-3 giorni è sempre necessario allacciarsi anche a una presa da 230 V. Neanche i pannelli fotovoltaici forniscono energia sufficiente per il funzionamento del riscaldamento, specialmente nei mesi invernali.
Quali sono i sistemi in commercio e quale tipo di riscaldamento è più adatto a una roulotte, a un camper, a un furgone ecc.? Scopritelo qui:
Adottando qualche accorgimento è possibile risparmiare molta energia e costi di riscaldamento. Prima di mettere in funzione il nostro sistema di riscaldamento, quindi, è bene applicare il giusto isolamento.
Sistemi adatti ai camper:
Sistemi adatti alle roulotte:
L’aria fresca e asciutta si riscalda meglio e più rapidamente dell’aria umida e ristagnante. È bene quindi arieggiare l’ambiente da due a quattro volte al giorno, specialmente dopo aver cucinato o riscaldato l’acqua per il caffè, il tè o la pasta. Per arieggiare, aprire brevemente porte e finestre per 5 minuti in modo da favorire il ricambio d’aria completo. Quest’accorgimento impedisce l’accumulo eccessivo di umidità e consente di risparmiare energia, poiché l’aria fresca si riscalda molto meglio e più rapidamente dell’aria umida e stagnante. In breve tempo la temperatura dell’ambiente tornerà a essere piacevole. Inoltre, una ventilazione periodica impedisce la formazione di muffa.
Se se ne ha la possibilità, è consigliabile preriscaldare l’interno del camper prima d'iniziare il viaggio. Lasciando aperti gli armadi e i cassetti alla prima accensione del riscaldamento si permette all’aria di diffondersi negli ambienti più rapidamente. Se il sistema di riscaldamento ad aria è manuale, è meglio non tenerlo costantemente al massimo e lasciare che sia solo l’aeratore a funzionare alla potenza più elevata, in modo che il calore si distribuisca in tutti gli angoli dell’ambiente.
In inverno, non spegnere mai del tutto il riscaldamento quando ci si allontana temporaneamente dal veicolo: meglio limitarsi ad abbassare il termostato non appena si esce, in modo che al ritorno sia possibile raggiungere nuovamente la temperatura desiderata in breve tempo. Se tuttavia si vuole spegnere il riscaldamento quando la temperatura esterna è sotto zero, occorre scaricare completamente anche l’acqua per evitare danni causati dal suo congelamento.
La modalità di riscaldamento a minore impatto climatico per le roulotte o i camper è il gas. Il gas ha una densità energetica molto elevata e la sua combustione crea minime quantità di gas di scarico. Il diesel ha una densità energetica leggermente inferiore, e negli ultimi anni ha acquisito maggiore importanza poiché nelle zone isolate è più facile da reperire e se ne possono stoccare grandi riserve nel serbatoio del veicolo. Riscaldare in modo permanente con la corrente elettrica a 230 V è molto costoso e obbliga a sostare in campeggio o in area camper. Per questo l’elettricità è consigliabile solo come opzione supplementare.
Con tutti questi suggerimenti, niente potrà ostacolare una piacevole vacanza in campeggio nella stagione fredda. Per qualsiasi evenienza, portate sempre con voi una semplice stufetta elettrica di emergenza a 230 V, da usare per riscaldare il veicolo qualora tutti gli altri sistemi non dovessero funzionare.
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