Con una potenza di 11 kW, è possibile caricare completamente la vostra auto elettrica in 6-8 ore. Se la potenza è di soli 3 kW, la ricarica dura di conseguenza più a lungo. La velocità effettiva della ricarica dipende dall'anello più debole della catena. Un'auto elettrica con soli 3,6 kW di potenza non sarà caricata più velocemente, nemmeno con una stazione di ricarica da 11 kW. Idealmente, la stazione di ricarica e l'auto dovrebbero avere la stessa potenza massimale.
Quando si acquista un'auto elettrica o una stazione di ricarica, occorre prestare attenzione alla potenza. La ricerca di auto TCS vi aiuta qui - con i dati tecnici di tutti i veicoli e suggerimenti per le stazioni di ricarica adatte. L'elettricista verificherà anche se le reti della vostra casa soddisfano i requisiti della stazione di ricarica desiderata.
Altrettanto importante: la ricarica rapida. In questo modo è possibile ricaricare l'auto elettrica presso le stazioni di ricarica rapida su strada e percorrere così lunghe distanze senza problemi. Il collegamento CC richiesto (CCS o CHAdeMO) è presente sulla maggior parte delle auto elettriche o può essere installato in seguito.
A casa, dovrebbe essere possibile ricaricare completamente in 6-8 ore. Per caricare 20 kWh di elettricità, necessari per un raggio di 100 km, occorrono due ore di ricarica con una potenza di 10 kW. Di conseguenza, coloro che possono caricare solo con 3 kW aspettano più di 6 ore.
Le wall-box sono delle stazioni da montare alla parete che consentono di ridurre i tempi di ricarica. In via di massima tutte le batterie quindi anche quelle delle vetture, possono essere ricaricati al proprio domicilio alla normale presa domestica a corrente alternata (CA). Tuttavia è sconsigliato servirsene per l’automobile per una serie di ragioni, fra cui la potenza base limitata di 2 kW disponibile nella maggior parte dei contesti residenziali. Le wall-box dunque si rivelano essere un sistema sicuro per ricariche casalinghe del veicolo in monofase con potenze da 3,7 kW e trifasiche da 11 o 22 kW.
L’installazione di una stazione a parete non è un lavoro fai da te bensì è consigliato vivamente di affidarla ad un impiantista qualificato. Il montaggio presuppone una richiesta di collegamento e notifica al fornitore di energia elettrica. Per le modalità vedansi i regolamenti del gestore locale. In via di massima la wall-box è connessa fissa alla rete CA mediante cavo di ricarica integrato o separato con connettore CEE. Sulle stazioni di ricarica del TCS è staccabile, cosicchè può essere sostituito rapidamente in caso di problemi.
In Europa, è in uso prevalentemente il connettore del tipo 2 per ricariche a corrente alternata. Auto e stazione, correttamente accoppiate, dialogano tramite il cosiddetto contatto Proximity Pilot (PP) che determina la portata di corrente del cavo di connessione, mentre il Control Pilot (CP) trasmette le informazioni di comunicazione all’automobile. L'immobilizzatore si attiva appena l'automobile rileva la connessione alla colonna. La colonna indica quattro stati: nessun’auto collegata - auto collegata, ma non pronta alla ricarica - ricarica in atto - errore nella ricarica.
Se l’automobile è pronta ad essere ricaricata, l’unità di controllo della wall-box rilascia la corrente ed avvia l’operazione di ricarica. Il veicolo regola ed adegua la corrente prelevata in base all’indicazione del segnale della stazione, interrompendo l’operazione a ricarica completata. A seconda che la ricarica avviene in monofase (L1) o trifase (L1, L2, L3) sono impegnati i relativi contatti del connettore. Ricordiamo che sui connettori di tipo 2 è sempre presente, oltre a fase e neutro (N), il conduttore di protezione terra (PE).
Per i proprietari di una casa monofamiliare l'installazione di una stazione di ricarica non pone grossi problemi, le cose si complicano invece per le proprietà per piani (PPP) e i locatari che posteggiano il loro veicolo in un parcheggio sotterraneo. Il proprietario di una PPP deve ottenere il permesso unanime dell’assemblea dei condomini. Il locatario, invece, deve avere il permesso del locatore. Per ottenere l'accordo dei proprietari, è opportuno allestire un dossier tecnico ben strutturato, che mostri come s'intende procedere.
Ad esempio, un impianto elettrico in un condominio di 9 appartamenti con parcheggi sotterranei dotati di corrente a 80 A (ampère) regge una colonna da 11 kW oppure tre stazioni da 3.7 kW. Se però, si desidera aumentare il numero di colonne di ricarica, la situazione si complica. In generale, si consiglia di prevedere il potenziamento dell’ allacciamento elettrico dell’immobile. Se si intende inoltre collegare numerose automobili elettriche, è opportuno optare per colonnine di ricarica intelligenti, che rilevano il carico della rete elettrica.