La fatica è spesso sottovalutata quando si tratta di prendere il volante. Eppure si sa che un conducente stanco è meno attento e nel traffico stradale rappresenta un pericolo sia per sé stesso sia per gli altri. Guidare in momenti di deficit di sonno o tentare di lottare contro la stanchezza al volante riduce in modo considerevole le capacità del conducente.
Il rischio di addormentarsi al volante è più elevato ad inizio pomeriggio (fra le ore 13.00 e le ore 15.00) e nella seconda parte della notte (fra la mezzanotte e le ore 06.00 del mattino). È in quei momenti infatti che il nostro metabolismo rallenta e che la concentrazione diminuisce.
Il riposo è l’unico rimedio efficace contro la stanchezza (salvo se soffrite di apnea notturna, vedete più in basso): si consigliano dei brevi sonnellini di 15 minuti sulle aree di servizio autostradali.
Secondo degli studi, l’apnea notturna è responsabile di 10 a 20% degli incidenti.