Sì, purché il divieto sia fissato nelle condizioni generali.
L’azienda di trasporto pubblico può stabilire delle regole di comportamento cui i passeggeri devono attenersi durante la corsa, fra cui rientra segnatamente il divieto di consumare vivande o alcolici a bordo del mezzo.
Il gestore può quindi sanzionare chi sporca: se ad esempio si rovina il sedile facendovi gocciolare liquidi si può essere tenuti a corrispondere un contributo per la pulizia.
E se il conducente invita a mettere via il kebab appena scartato? Resistete ai morsi della fame e non opponetevi alla richiesta. È una pessima idea prendersela con il personale, rischiando una denuncia per minaccia a pubblico ufficio o funzionario, sanzionabile con reclusione fino a tre anni o pena pecuniaria.
Oltre ad emanare regolamenti, le aziende di trasporto pubblico sono autorizzate ad installare sistemi di videosorveglianza per tutelare la sicurezza dei viaggiatori, del servizio e dell’infrastruttura. Tali misure sono volte a proteggere addetti e passeggeri contro aggressioni e molestie e prevenire atti di vandalismo.
È comunque improbabile che vi inviino una multa a sorpresa per avervi pizzicati a sgranocchiare un brezel proibito. Le cose possono invece mettersi male se lasciate il sedile tutto imbrattato. Potreste avere da affrontare conseguenze molto sgradevoli qualora le telecamere vi riprendano a minacciare l’autista.
L’azienda ha il diritto, dopo aver sporto denuncia, di trasmettere le registrazioni all’autorità giudiziaria competente.