Ci si chiede peraltro se si debba parlare della Classe E dal punto di vista automobilistico o digitale. Scegliamo quest’ultimo per dire che i comandi tattili permetteranno agli adepti dei tablet di far scorrere a piacimento i diversi menu. Col rischio talvolta di perdervisi. Dopo una fase d’apprendimento, tutto è però sotto controllo e si gestisce al meglio. Mercedes è stata tuttavia previdente e attenta agli automobilisti che non sono abituati al digitale, mantenendo i pulsanti che comandano i sistemi di assistenza.
Oltre all’abbondanza di informatica, la Classe E punta all’avanguardia nell’assistenza alla guida, del tipo utile come il regolatore adattivo connesso al sistema di riconoscimento della segnaletica che regola la velocità in funzione dei limiti o l’assistente alla guida negli ingorghi che segue la segnaletica orizzontale e assicura una guida pressoché autonoma in città. Strumenti utili, anche se si nota ancora qualche problema ad esempio sul fronte del riconoscimento dei cartelli.
Una volta addomesticato il tutto e scelta la tonalità d’ambiente tra le 64 disponibili, possiamo passare agli aspetti automobilistici di questa Mercedes del terzo tipo. Tanto più che la Classe E ha l’esclusiva del nuovo 4 cilindri diesel della casa. Un vero successo. Armoniosa nel funzionamento, la versione 2 l da 194 CV seduce per il suo brio e il coordinamento perfetto con il cambio automatico a 9 rapporti. La coppia onnipresente permette di utilizzare al meglio tutta l’ampiezza di regimi. Non sportiva ma dinamica, la grande ammiraglia si compiace di viaggiare a 120 km/h a 1400 giri/ min. Di che gioire per la silenziosità a bordo in autostrada. Il tutto nella massima sobrietà, perché la media del test è stata di 6.2 l/100 km. Abbastanza lontani dal dato di fabbrica, ma piuttosto impressionante per un’auto di 1.9 t. Questo peso che supera di 215 kg quello ufficiale ben esemplifica la problematica dei modelli sovra equipaggiati, anche se fanno ricorso alla costruzione leggera. Questa trazione posteriore da 4.93 m (+4 cm) mantiene tuttavia un’agilità e una maneggevolezza più che dignitose. Lo sterzo molto diretto e il comportamento perfettamente posato fanno la loro parte. Il pilota inoltre ha la scelta tra 5 modalità di guida, che conferiscono un tocco di tonicità supplementare. Al pari dell’insonorizzazione, anche le sospensioni agiscono con una progressività che cancella qualsiasi irregolarità. Una qualità comunque un po’ menomata dalle gomme runflat da 19” montate sul modello del test. Non certo indispensabili.
Infatti questo bozzolo accogliente, che annega tra inserti alu e laccati di bella fattura, è pensato per la voluttà, di cui beneficiano soprattutto gli occupanti davanti, perché dietro l’abitabilità è nella norma. Ciò detto, tutto dipende da quanto si intende spendere, perché come facilmente prevedibile, questa Mercedes non è super equipaggiata di fabbrica. A parte elementi come le sospensioni selettive o i fari LED, per il resto si è costretti a mettere mano al portafoglio e alla lista degli optional, che per giunta non è facile da decifrare. Resta il fatto che vediamo male come non si possa farsi conquistare dallo schermo Widescreen da 12.3”, dall’assistente alla guida Drive Pilot o dal sistema di parcheggio automatico comandato via smartphone. Seducenti, al pari di questa possente Classe E dai tratti affinati.
Testo: Marc-Olivier Herren