Ma perché lesinare? Cominceremo allora dalla sospensione pneumatica (CHF 2'565.-), che conferisce alla GLC un tocco vellutato in autostrada che poche SUV hanno. E poiché il diesel è di una discrezione assoluta, è il via libera all’assalto dei lunghi tragitti. Anche il pacchetto dei sistemi di assistenza merita attenzione (CHF 2'835.-) per godere del sistema di mantenimento della corsia attivo che corregge in tutta delicatezza la traiettoria. Non comune. Lasciando l’autostrada, ci si chiede come reagirà l’ammortamento piacevolmente ondeggiante sui percorsi sinuosi. Nessun timore, la sospensione pneumatica multicamera previene spontaneamente ogni eccesso di movimento su strada sconnessa. Per avere maggiore efficacia, inoltre, si potrà scegliere tra uno dei cinque modi di guida proposti – che sono gratuiti! Il comportamento diventa allora più incisivo e si potrà godere dello sterzo attivo davvero diretto.
Molto gradevole ma senza troppa euforia, perché il modello testato pesava 300 kg in più della versione di base. Un sovraccarico che non si sente troppo nelle serie di curve, ma piuttosto al distributore. Risulta un po’ difficile puntare ai 5.5 l/100 km promessi nel ciclo misto. Tutto sommato, in pratica, i consumi sono tuttavia accettabili, tanto più che il 2.2 l diesel da 204 CV si rivela oltremodo gradevole e discreto. In aggiunta a ciò, il cambio automatico a 9 rapporti bene intercalati effettua cambiate impercettibili. Un vero piacere quindi guidare questa possente trazione integrale le cui prestazioni sono davvero corrette.
Gli amanti del fuoristrada s’innamoreranno del pacchetto off-road (CHF 800.-), con cui la GLC si ricorda delle sue origini e offre 4 modalità fuoristrada, una delle quali aumenta l’altezza da terra a 23 cm. Inoltre il regolatore di velocità in discesa permette di gestire l’andatura al singolo km/h. Altri CHF 1'215.- per le protezioni della carrozzeria e vari attributi da 4×4, e la GLC acquisterà un look da arrampicatrice chic.
Questo per il lato frivolo, perché la GLC è soprattutto un condensato tecnologico, come rivela la ghiera a pressione e il pavé tattile che comandano lo schermo centrale da 7”. Per quelli che rischiano di perdersi in questa giungla tecnologica, Mercedes ha conservato dei comandi diretti. Rassicurante, anche se i pulsanti poi proliferano.
Non resta che approfittare dell’ambiente vellutato di quest’accogliente bozzolo dalla buona abitabilità, che possiamo affinare con tutta una serie di dettagli (climatizzatore a tre zone, sedili ventilati ecc.). Foderato con una tappezzeria generosamente imbottita, il bagagliaio è elegante. La sua capacità di 550 l tuttavia delude un po’. Questo valore infatti include un ampio vano sotto il fondo. Apprezzabile il sistema di ribaltamento elettrico del sedile posteriore, di serie. Per il portellone elettrico invece bisogna cercare tra gli optional, perché l’eccellenza va guadagnata.
Testo: Marc-Olivier Herren