Estremamente omogenea, la VW Golf rasenta la perfezione e trascura il suo conformismo per regalarci una tenuta di strada spettacolare.
Generazione dopo generazione, l’eterna VW Golf evolve gradualmente. La settima versione tuttavia fa eccezione a questa regola e segna un progresso notevole, al punto da sfiorare la perfezione automobilistica. Sempre eminentemente Golf, la linea è rivelatrice di questo fenomeno. È pur vero che l’ispiratrice del segmento delle vetture compatte, al pari di Audi A3 o Seat Leon, poggia sul nuovo telaio modulare del gruppo Volkswagen. Di colpo quindi, le ruote sono state spinte verso l’estremità della carrozzeria, delineando un cofano più longilineo. Allungata (+6 cm) e abbassata (–3 cm), questa Golf esibisce linee semplici ma pulite. Resta fondamentalmente una Golf, ma con un tocco di dinamismo in più. Grazie al passo accresciuto (+6 cm), il telaio imperturbabile si rivela davvero sorprendente. E il turbo diesel da 150 CV unito al cambio DSG imprime un’andatura di prim’ordine a questa compatta che concilia briosamente prestazioni e sobrietà. Se vi aggiungiamo la qualità percepita di alto livello, l’equipaggiamento multimediale innovativo e l’ampia gamma di sistemi d’assistenza disponibili, ci si chiede quali mai possano essere i punti deboli di questa Golf. Forse sul fronte del prezzo, evidentemente non proprio stracciato. Ovviamente l’eccellenza si paga. Oppure ancora sul fronte della copertura di garanzia limitata a 2 anni. Per il resto, non abbiamo costatato che peccati veniali.
"Anche la Golf più recente non costituisce una rivoluzione sul piano estetico e lo styling si differenzia dalla versione precedente in misura irrilevante. La forma a freccia accentuata della parte anteriore è quasi troppo estrema, mentre la parte posteriore le dona un aspetto più agile. Gli interni sono stati affinati con una presentazione pregiata e accurata."
Opinione di chi ha testato
Punti forti
Punti deboli