Il dipartimento di sicurezza stradale del TCS, in collaborazione con lo studio di ingegneria del traffico e della mobilità Swisstraffic, ha esaminato 15 passaggi pedonali non regolati, cioè non semaforizzati vicino alla stazione per ciascuno dei seguenti sette agglomerati urbani
di medie dimensioni: Baden, Bienne, Friburgo, Montreux, Olten, San Gallo e Zugo.
Le strutture sono state valutate in base ai requisiti fissati per l’approvazione di un passaggio pedonale non regolato secondo la norma VSS (Associazione svizzera dei professionisti della strada e dei trasporti). Dei 105 attraversamenti ispezionati, 50 sono risultati insufficienti per quanto riguarda: la distanza di visibilità (tratto di strada in avvicinamento sul quale deve essere garantito l’avvistamento reciproco fra pedone in procinto di attraversare e conducente del veicolo); distanza di riconoscimento, ovvero l’intervallo in cui il conducente, ancora prima di individuare il pedone, percepisca la presenza di strisce gialle; numero di corsie da attraversare nei due sensi di marcia, comprese quelle dei bus o più larghe di 4,5 metri. 36 passaggi sono stati giudicati sufficienti, 8 buoni e 11 molto buoni, ovvero conformi ai requisiti di sicurezza, pur con alcune carenze di minore entità.
La verifica si è concentrata su attraversamenti pedonali non regolati da semafori in prossimità delle stazioni per un semplice motivo: ogni giorno in Svizzera centinaia di migliaia di persone usano queste strutture e i loro dintorni. Si tratta di aree fortemente frequentate che continuano ad essere teatro di incidenti ogni anno. Da notare che quasi la metà, ovvero 44,42% degli incidenti registrati che coinvolgono pedoni, avviene sui passaggi pedonali; nel 2023 vi si sono contate 974 vittime, di cui 212 feriti gravi e 24 morti.
Il rilevamento mostra che in molti casi è la visibilità a scarseggiare. 48 dei 50 passaggi giudicati insufficienti presentano deficit di visibilità tali che i conducenti di veicoli o cicli fanno fatica a percepire in tempo i pedoni che stanno attraversando la strada. Il TCS tiene a sottolineare che i risultati devono essere inquadrati nel contesto urbano cui appartengono le strutture. Le stazioni sono state costruite a cavallo fra il 19° e 20° secolo. E sebbene alcune siano state oggetto di ampie ristrutturazioni, gran parte si trova nelle dirette vicinanze del centro città, zona caratterizzata da densità elevate. I passaggi pedonali sono stati integrati in una realtà preesistente e sono quindi frutto di un compromesso tra un insieme di vincoli e fattori critici, fra cui ambiente costruito, trasporti pubblici da un lato e numero di pedoni, spazio disponibile ecc. dall’altro. Il TCS ha sottoposto i risultati del test alle città interessate sotto forma di rapporto tecnico dettagliato completo
di raccomandazioni concrete per migliorare il grado di sicurezza degli attraversamenti pedonali esaminati.
Testo: Jérôme Burgener
Foto: Emanuel Freudiger
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