Meglio uno sminuzzato al curry, delle ali di pollo o magari un piatto vegano? Nei negozi Avec delle stazioni di servizio BP di Horgen (ZH) e Bad Bubendorf (BL), chi arriva affamato ha l’imbarazzo della scelta. Qualsiasi cosa scelga è preparata al momento nella cucina a vista. In futuro, coloro che hanno fretta potranno preordinare il cibo tramite app, come avviene da tempo negli Stati Uniti, e ritirarlo alla stazione di servizio Avec, risparmiando tempo prezioso. Con il nuovo concetto «The Kitchen by avec», la società di vendita al dettaglio Valora, che gestisce i 177 negozi Avec nelle stazioni di servizio in Svizzera, risponde al crescente desiderio dei clienti di avere cibo fresco da asporto. E se è sano, tanto meglio. A soddisfare questa richiesta nei negozi Avec troviamo la Bakery Tower con prodotti da forno freschi di tutti i tipi e la Nut Tower con snack salutari a base di noci del loro marchio «ok.–».
Le stazioni di servizio sono generalmente situate in una posizione strategica e i loro orari di apertura sono estremamente favorevoli ai clienti. Di conseguenza, sempre più persone fanno acquisti nei negozi annessi, anche senza fare il pieno al veicolo. Da tempo molte stazioni di servizio fanno più affari con lo shop che con la vendita di carburante. Secondo Valora, per circa il 70 per cento dei clienti l’ampia gamma di prodotti convenience – articoli di uso comune in uno spazio ridotto – è l’unico motivo per cui fanno acquisti in un negozio Avec.
Alla domanda su come si presenteranno le stazioni di servizio in futuro, Fabian Bilger di Avenergy Suisse risponde: «Nei prossimi anni non saranno molto diverse da quelle di oggi». È ancora piuttosto scettico sulle previsioni secondo cui, a dipendenza della loro ubicazione, le stazioni di servizio diventeranno presto una piattaforma intermodale e una pista di atterraggio per taxi volanti o addirittura un luogo con un’importante funzione sociale. «Ma dove ci sono grandi cambiamenti è nei negozi. Il loro numero aumenta ogni anno», afferma il vicedirettore generale dell’associazione di categoria che rappresenta gli interessi degli importatori di carburanti e combustibili in Svizzera. «La gente apprezza queste opportunità di acquisto. La tendenza è di proporre prodotti freschi, sani e di produzione locale», conclude. E chi ha una buona offerta, guadagna bene. Lo sottolinea un’indagine pubblicata nel 2024 da Shell Recharge, fornitore di soluzioni di ricarica: i conducenti di veicoli elettrici e ibridi in Europa, Nord America e Cina accetterebbero un viaggio più lungo per ricaricare l’auto se a destinazione ci fossero opzioni di ricarica più veloci e buone strutture commerciali e di ristorazione.
Trovare le stazioni di servizio, confrontare i prezzi della benzina e fare il pieno ad un prezzo conveniente.
Per saperne di più«Per noi il carburante è ancora fondamentale, ma il negozio è molto importante in un luogo ad alta frequentazione», afferma Patrick Staubli di Avia. Con oltre 500 stazioni, la società cooperativa è il più grande operatore di stazioni di servizio in Svizzera. Ottanta dei 110 negozi sono gestiti da Spar. Alcuni dei negozi SPAR-express sono ora così ben forniti e hanno un’atmosfera così chic che si vorrebbe che il negozio di alimentari dietro l’angolo avesse questo aspetto. «Lo sviluppo è enorme. La gente veniva nei nostri negozi per prendere velocemente qualcosa che gli mancava. E ora sovente si riforniscono dell’intero loro fabbisogno giornaliero», afferma Patrick Staubli. Avia risponde alla tendenza verso l’offerta di prodotti freschi anche collaborando con la panetteria e pasticceria Fleischli di Niederglatt in quattro stazioni di servizio di Zurigo, un altro bel successo. Tuttavia, l’amministratore delegato di Avia è convinto che continueranno ad esserci comunque numerose stazioni di servizio self-service, perché: «Una parte degli automobilisti vuole una stazione di servizio che propone un’ampia gamma di prodotti, ma vi è anche una parte che vuole solo fare il pieno il più velocemente possibile e ripartire». Fabian Bilger di Avenergy osserva: «Il fatto che ci si fermi più a lungo in una stazione di servizio dipende molto dalla sua posizione. Se si è in viaggio e si desidera fare una pausa in un’atmosfera piacevole si rimane sicuramente più a lungo. In una stazione di servizio in paese, dove la maggior parte delle persone non vive lontano, ci si limita magari a fare il pieno o a ricaricare la batteria del veicolo elettrico».
Secondo Avenergy, la situazione al 1° gennaio 2024 indicava che il 5% delle oltre 3300 stazioni di rifornimento in Svizzera era dotato di stazioni di ricarica rapida. Per fare il «pieno», i conducenti di auto elettriche devono ancora aspettare più a lungo rispetto agli automobilisti che riforniscono i loro motori a combustione. Questo è un altro motivo per cui si stanno apportando importanti cambiamenti ai negozi e ristoranti delle stazioni di servizio. «Secondo lo studio Understanding charging infrastructure, in molti luoghi sono ancora necessarie stazioni di ricarica rapida: tra le 3000 e le 6000 solo entro il 2035. Come gestore di una stazione di servizio con negozio annesso, vale sicuramente la pena creare una struttura di ricarica rapida», afferma Luc Tschumper dell’associazione Swiss eMobility.
Migrolino ne ha preso atto e di recente ha iniziato a puntare pure sulla ristorazione. L’azienda, che gestisce 314 negozi in Svizzera con i partner delle stazioni di servizio, da marzo 2024 sta sperimentando un nuovo concetto a Spreitenbach insieme alla consociata Migrol: il sito pilota dispone di stazioni di ricarica, negozio con oltre 2000 prodotti e un piccolo ristorante Vapiano. È pensato per clienti che intendono trascorrere un lasso di tempo più lungo per ricaricare la propria auto elettrica, che trovano così un luogo attraente in cui sentirsi bene.
Questo è anche l’obiettivo di Marché Ristoranti Svizzera SA, che opera come partner di ristorazione in diciotto stazioni di servizio autostradali svizzere ed è nota per la sua offerta gastronomica di alta qualità e per il suo ambiente già molto accogliente. Il Cindy’s Diner dell’area di servizio autostradale di Deitingen-Sud (SO), con il suo famoso tetto a due ali in cemento bianco, è stato sostituito da un Burger King di ultima generazione e da un Marché Cafébar con interni moderni e accattivanti. Entrambi i ristoranti sono stati inaugurati a marzo 2024. Sull’autostrada, gli ospiti possono ora concedersi una pausa con specialità di caffè del commercio equo e solidale e spuntini preparati al momento nella moderna area lounge del Marché Cafébar. «Le esigenze dei nostri ospiti sono aumentate notevolmente negli ultimi anni», afferma Aline Hug, Marketing Manager di Marché. Prodotti locali di qualità, un servizio spedito e cordiale e servizi igienici puliti sono dati per scontati. Tuttavia, il gold standard in questo senso è probabilmente adesso l’Italia, dove lo chef abruzzese a tre stelle Niko Romito opera in cinque aree di servizio autostradali.
Da parte sua, l’azienda argoviese di oli minerali e stazioni di servizio Voegtlin-Meyer SA dimostra che è possibile anche per le piccole imprese creare qualcosa di attraente accanto alle stazioni di rifornimento di benzina, diesel ed elettrico. Nel 2023, in occasione di un anniversario dell’azienda, è stata inaugurata una stazione di servizio in stile retrò con un’architettura di spicco nella periferia sud di Brugg, dove prima sorgeva un piccolo distributore aziendale. Inoltre l’inaugurazione è stata accompagnata dalla costruzione di un ristorante, il Cholehof. Il nome rende omaggio alla prima sede dell’azienda Voegtlin-Meyer, il Kohlenhof di Windisch (AG). I clienti che vogliono mangiare entrano nel ristorante attraversando il piccolo negozio della stazione di servizio. La sala da pranzo è accogliente con il suo pavimento bianco e nero, i nuovi mobili in stile diner e la vecchia pompa di benzina rossa di una stazione Voegtlin-Meyer. All’ora di pranzo arrivano i camionisti, che possono anche fare rifornimento alla stazione, e il personale delle aziende circostanti. La sera, gli ospiti sono per lo più di Brugg, che si concedono uno dei deliziosi hamburger preparati al momento da uno chef sulla griglia a carbone. Le bevande vengono prelevate dall’armadio frigorifero e si pagano pure nel ristorante al prezzo vantaggioso per le bibite da asporto. E cosa verrà dopo gli shop ben attrezzati e le sempre più numerose aree di ristorazione? «Un megatrend è rappresentato da negozi automatizzati presso le stazioni di servizio aperte 24 ore su 24. In Asia sono già realtà. La Svizzera ha ancora un potenziale di sviluppo», si dice convinto Fabian Bilger di Avenergy.
Le stazioni di servizio hanno di solito un aspetto funzionale poco glamour, con la tettoia che assume un ruolo portante. Alcune sono però dei veri capolavori di design. Otto esempi, dalla Svizzera all’Africa.
Dinamarca
Il «fungo» del 1936 La stazione di servizio di Skovshoved in Danimarca ideata da Arne Jacobsen per la Texaco ha ancor oggi un look moderno. L’edificio rettangolare, avveniristico ai tempi con il suo tetto a disco sostenuto da uno stelo, ha influenzato generazioni di progettisti di impianti di rifornimento nel mondo intero.
Germania
Gioiello del 1953, la storica grande stazione di servizio Brandshof di Amburgo è oggi utilizzata per l’ispezione tecnica di auto classiche, con tanto di bistrò.
Eritrea
Tesoro del periodo coloniale in Eritrea Costruita nel 1938 dall’italiano Giuseppe Pettazzi, la stazione di servizio Fiat Tagliero è un importante esempio di architettura futurista. Fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco della città africana Asmara.
Svizzera
Costruzione a guscio di Heinz Isler nell’area di servizio autostradale di Deitingen-Sud (SO). Quando aprì nel 1968 ospitava un ristorante Silberkugel.
Spagna
Fra le nuvole Da lontano i baldacchini svettanti sembrano uccelli in volo. L’opera dello studio Moneo Brock ha un tocco giocoso (presso Madrid, 2007).
Gran Bretagna
Come parasoli La Red Hill Filling Station a Leicester (GB) con le sue pensiline rotonde è una rara superstite delle stazioni di servizio «Pegasus», concepite negli anni ’60 dall’archistar USA Eliot Noyes per la Mobil.
Slovacchia
Glamour retrò I progettisti dell’Atelier SAD si sono ispirati ai maestri del passato per la stazione di servizio di Matúškovo, in Slovacchia, inaugurata nel 2011.
Stati Uniti
Icona mid-century Progettata da Gin Wong per il Los Angeles International Airport, nel 1965 la stazione di servizio Union 76 venne infine realizzata a Beverly Hills.
Testo Juliane Lutz
Foto Emanuel Freudiger
Il pieno, per favore!
In Brasile, Messico, Marocco, Cile e Thailandia, gli addetti alle pompe di benzina sono ancora ben presenti. Anche in Grecia, Spagna e Polonia vi sono stazioni in cui il cliente viene servito. In Svizzera, ne sono rimasti pochi: ufficialmente nel 2023 erano cinque, fra cui Frieda Stern, che gestisce un distributore a Gurtnellen (UR). «Sono felice di riempire il serbatoio se viene richiesto», dice la novantenne. Lavora nel settore da ben 54 anni. Ormai non deve più pulire i finestrini come una volta. Infatti la maggior parte dei conducenti lo fa da sé, oppure le automobili sono pulite quando sostano qui. Fornisce solamente acqua ai motociclisti in modo che possano pulire le visiere del casco e i fari del loro mezzo. Il servizio di rifornimento del serbatoio è passato di moda, ed infatti in Svizzera non si parla più di benzinai o pompisti. Chi lavora in una stazione di benzina è ora responsabile del negozio, dove incassa, cura i contatti con i clienti e tiene in ordine l’infrastruttura. Oppure si occupa degli impianti. «Ci assicuriamo che le pompe siano funzionanti e le puliamo», afferma Ueli Wintsch di Agrola, azienda che gestisce circa 400 stazioni di servizio nelle aree rurali. Altre attività includono la manutenzione della struttura, il riempimento degli scaffali con i vari prodotti e garantire che le apparecchiature quali le pompe di benzina o gli aspirapolveri funzionino. Oltre allo shop, sono responsabili di tutta la stazione di servizio, dall’illuminazione al rilevamento di disturbi. Per tale lavoro non esiste un apprendistato in Svizzera. «Cerchiamo collaboratori con competenze tecniche e una formazione professionale completata che addestriamo per gli specifici compiti da svolgere al distributore», spiega Wintsch.
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